Introduzione alla Posturologia

Definizione della posturologiaAllineamenti posturali

Per definire correttamente la Posturologia si deve prima di tutto definire la materia oggetto di studio di questa disciplina: la Postura. La Postura può essere definita secondo diversi modelli interpretativi, solitamente ci si riferisce a tre modelli principali: il modello neurofisiologico, il modello biomeccanico, il modello psicosomatico (Scoppa 2002). Scegliendo singolarmente solo un modello di analisi posturale rispetto ad un altro si analizzeranno rispettivamente il tono muscolare dei muscoli preposti a “lottare contro la gravità e mantenere una stazione eretta” (Bricot 1998), le alterazioni e i rapporti reciproci tra le catene muscolari (Kendall 2002), l’identità funzionale tra psiche e soma (Reich 1945) strettamente correlata con l’Analisi Bioenrgetica di Lowen (1958; 1970; 1975; 1990; 1994) che offre la possibilità di definire una serie di atteggiamenti posturali legati a tratti caratteriali ed emotivi del paziente. È evidente come ognuno di questi aspetti preso singolarmente non si avvicini assolutamente ad una realtà complessa e non lineare come quella offerta dal corpo umano, che richiede quindi per caratteristiche peculiari intrinseche un approccio non solo di tipo interdisciplinare, ma bensì transdisciplinare (Scoppa 2003) ovvero in cui la convergenza delle conoscenze e le interazioni dei saperi si uniscono in maniera profonda (Camus 1995). La Postura può allora essere definita come la posizione del corpo nello spazio e la relazione spaziale tra i segmenti scheletrici, il cui fine è il mantenimento dell’equilibrio inteso come funzione antigravitaria, sia in condizioni statiche (con tutti i limiti che questo termine comporta nello studio del corpo umano – Gagey 2000; Schiffer 2008) che dinamiche, su cui influiscono i fattori neurofisiologici, biomeccanici e psicoemotivi (Scoppa 2002).

La Posturologia è allora la disciplina che si occupa dello studio scientifico e clinico della Postura in modo transdisciplinare (Scoppa 2003) e propone delle terapie volte a regolare la funzione delle catene muscolari o dei recettori interessati nello squilibrio posturale.

 

 

Modalità operative della Posturologia

I professionisti del settore che si dedicano allo studio della Postura in maniera transdisciplinare e con un approccio di natura non lineare non si occupano delle “cause” che hanno generato degli “effetti” posturali, ma piuttosto ricercano quali siano le interferenze che agiscono sul Sistema Tonico Posturale. Un approccio classico in stile “causa-effetto” potrebbe non rivelarsi vincente in quanto il sistema umano e la gestione posturale possono essere classificati come eventi stocastici in cui potrebbe vigere il principio sottolineato da Bois (2001) in cui piccole differenze in entrata possono provocare grandi differenze (attese) in uscita (tutto ciò riporta ai lavori di Lorenz del 1963 e del 1979).

Il Sistema Tonico Posturale prepara, guida, equilibra e rinforza il movimento fungendo da contrappoggio, aiutando il lavoro delle fibre fasiche (Bricot 1998). I meccanismi di regolazione del Sistema Tonico Posturale sono i recettori corporei che attraverso strategie anticipatorie (feedforward) e retroattive (feedback) modulano l’organizzazione posturale del corpo umano. Secondo il Prof. Bricot (1998) i principali recettori su cui lavora la Posturologia sono l’orecchio interno, l’occhio, la bocca e i piedi. Cita il Prof. Bricot (1998): “A partire dal momento in cui uno o più recettori saranno sgregolati, comparirà uno squilibrio tonico posturale e con lui il suo corteo di tensioni muscolari anomale”. Per cui l’attività delle catene muscolo-fasciali intese principalmente come effettori del movimento viene fortemente inficiata dallo stato di corretto funzionamento dei recettori posturali che governano l’ortostatismo e la cinestesia in senso più lato. Un corretto approccio Posturologico dovrà quindi prendere in considerazione lo stato dei recettori e la loro influenza sugli effettori del movimento e inoltre dovrà rieducare gli effettori stessi (sistema muscolo-fasciale) a gestire dei nuovi input afferenti dai recettori. In questa maniera l’attività delle catene muscolari sarà coerente con i segnali ricevuti dai recettori con una relativa diminuzione delle asimmetrie (e quindi probabilmente del dolore) e del dispendio energetico muscolare per il mantenimento dell’ortostasi. Le modalità operative e le metodiche attraverso le quali colui che si occupa di Posturologia può operare dipendono strettamente dalla natura dell’interferenza riscontrata, ma in generale possono essere definite come terapie globali, reflessogene e sistemiche (Scoppa 2003) in cui il corpo umano riceve delle informazioni dall’esterno che stimolano volutamente e in forma controllata i recettori che per una serie sconosciuta di ragioni si trovano ad essere sregolati. Queste tecniche devono essere inserite in programmi terapeutici integrati (Scoppa 2003), a titolo di esempio si possono citare:

  • La rieducazione posturale e la normalizzazione delle catene muscolari (Busquet 1996)
  • L’utilizzo di plantari ergonomici propriocettivi (Schiffer 2009)
  • L’auricoloterapia e la terapia manuale (Burdiol 1980; Burdiol 1983; Burdiol 2000)
  • La biomeccanica e la bioenergetica (Scoppa 1996; Sibilla 1996; Scoppa 1999)

Le figure professionali che possono occuparsi a pieno titolo di Posturologia sono di varia estrazione (puramente sanitaria e non) e la collaborazione tra queste figure risulta fondamentale per la corretta riuscita della terapia scelta. Si possono occupare di Posturologia i medici specializzati in Ortopedia, Fisiatria e Gnatologia, i professionisti degli ausili sanitari come i Tecnici Ortopedici, i professionisti dello studio del piede come i Podologi, i professionisti del movimento preventivo e compensativo come i Laureati in Scienze Motorie (Chinesiologi), i professionisti della riabilitazione in tutte le sue forme come i Logopedisti e i Fisioterapisti, i professionisti delle tecniche manuali avanzate e profonde come gli Osteopati.

 

 

Bibliografia

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2018-12-07T13:15:41+00:00