CORSI DI FORMAZIONE PER LE SCIENZE MOTORIE: 10 REGOLE PER UNA SCELTA CORRETTA – PARTE 2

Eccoci alla seconda parte del vademecum per il Chinesiologo al momento della scelta di un corso di formazione per le Scienze Motorie. Nella prima parte dell’articolo si erano trattate le prime 5 regole d’oro:

  1. Riconoscimento del corso
  2. Formazione scientifica
  3. Registrazione delle metodiche proposte
  4. Formazione specifica per la professione
  5. Durata della formazione

REGOLA 6 : PROGRAMMAZIONE CHIARA E DETTAGLIATA Programmazione
Un programma del corso chiaro e definito, con orari scanditi, pause indicate e informazioni logistiche annesse di facile comprensione sono tutti fattori che simboleggiano una cura nei dettagli organizzativi e nella trasparenza dei contenuti del corso. Programmi che invece hanno solo delle macro tematiche e che non definiscono gli scopi formativi del corso, la differenziazione dei momenti teorici da quelli pratici e che non concedono al corsista di organizzarsi anche in termini di abbigliamento adeguato allo svolgimento del corso simboleggiano viceversa una scarsa attenzione nei riguardi del corsista. Non da ultimo un programma scarsamente dettagliato può contenere delle spiacevoli sorprese per il corsista che potrebbe aver scelto il corso sulla base di alcune aspettative in merito ad argomenti da svolgere che poi in realtà non vengono trattati.

REGOLA 7 : COSTI Euro-banconote
La formazione COSTA! Mettiamocelo in testa, aggiornarsi ed aumentare le nostre conoscenze su argomenti nuovi e sconosciuti ha un costo e va pagato. Si tratta del miglior investimento professionale che si possa fare su sè stessi: gli strumenti e i materiali servono ma vanno a deteriorarsi, le nostre conoscenze possono solo crescere! Per questa ragione il prezzo di un  corso NON deve essere il motivo di scelta, anzi tutt’altro! Sia quando un corso ha un costo troppo elevato, sia quando troppo basso devono suonare dei campanelli di allarme che ci dovrebbero indurre a sfiduciare quel progetto formativo. Un corso troppo economico rispetto al prezzo del mercato dovrebbe indurre a chiedersi “Perchè costa così poco? Gli organizzatori vogliono abbassare i costi per porsi pesantemente sul mercato per monopolizzare il settore / territorio?”; dall’altro canto un corso troppo costoso dovrebbe indurre a chiedersi “Perchè costa così tanto? Gli organizzatori vogliono porsi come di alto livello? Saranno poi in grado di soddisfare le aspettative?”. Come già detto la formazione costa ma allo stesso tempo il prezzo non è il solo discriminante della qualità. Gli aspetti qualitativi da prendere in considerazione sono per lo più quelli trattati nella prima parte. I fruitori della formazione devono quindi essere in grado di discriminare autonomamente quando un corso è sotto o sovra prezzo soprattutto informandosi in merito ad altre proposte formative e cercando quanto più possibile di comprendere le ragioni delle differenze di costi. Solo così facendo i discenti possono scegliere quello che sembra essere il corso più adatto alle proprie esigenze.

REGOLA 8 : SPONSORIZZAZIONE CORSI
Per motivi organizzativi, logistici, di promozione o semplicemente per permettere di svolgere delle parti pratiche con determinate strumentazioni alcuni corsi a volte vengono sponsorizzati. Per “sponsorizzazione” del corso si intende o un contributo economico finalizzato alla realizzazione del corso oppure un corso tipicamente di prodotto. In questi casi sono da tenere in conto diversi aspetti nella scelta del corso:

  1. La sponsorizzazione è stata esplicitata nelle fasi di divulgazione del corso? Ovvero il corsista è stato avvisato della sponsorizzazione da parte dell’azienda?  Sono presenti loghi delle aziende che sponsorizzano l’evento?
  2. Il corso è di ampio respiro oppure è un corso di prodotto? Nel secondo caso il corsista sa a cosa va incontro e quindi non può tacciare l’organizzazione di propagandare degli strumenti dal momento che è l’azienda stessa che propone la formazione.
  3. Sono da distinguere nettamente tutte le collaborazioni o le partnership tecniche e tecnologiche utili alla realizzazione delle parti pratiche del corso, in quanto se si devono svolgere delle esercitazioni su (o attraverso) determinate strumentazioni allora è necessario che queste ci siano e allo stesso tempo è impossibile averle di tutte le marche!

In generale in questi casi descritti il corsista sa a priori cosa andrà ad ascoltare per questa ragione può scegliere liberamente se partecipare o meno e non si troverà di fronte a nessuna sorpresa pubblicitaria durante le fasi di svolgimento del corso stesso.

REGOLA 9 : RAPPORTO PRATICA / TEORIA
TeoriavspraticaUna delle principali critiche che i Chinesiologi rivolgono al mondo accademico dal quale provengono è l’assenza di pratica! I corsi di formazione extra universitari devono quindi sopperire a questa mancanza e cercare di colmare il gap. Va sottolineato però che spesso per alcuni argomenti “pratici” mancano le basi “teoriche” per cui anche i corsi extra universitari devono necessariamente contenere delle ore di didattica teorica. Il rapporto ottimale tra teoria e pratica dipende strettamente dalla natura del corso e da quello che si sta apprendendo. Sicuramente resta fondamentale che nella programmazione del corso (vedi prima parte) siano indicati correttamente gli spazi dedicati alla teoria e alla pratica. La teoria deve essere orientata scientificamente estrapolando dalla letteratura i contenuti immediatamente applicabili (e questo è l’importante ruolo del docente – vedi Regola 10), mentre la pratica deve essere organizzata sia facendo provare le esercitazioni nella maniera corretta, sia proponendo del role play in cui sono i corsisti a creare delle progressione metodologiche in merito agli argomenti da trattare.

REGOLA 10 : DOCENTI
Last but not the least! Il docente in un corso di formazione è come l’attore protagonista in un film: se gira bene lui girerà bene il corso e le informazioni che i corsisti porteranno a casa saranno utili e spendibili. Nella scelta del corso è di fondamentale importanza conoscere il nome del docente per cui è meglio diffidare dei corsi che non specificano chi sono i docenti che prenderanno parte al corso. Una volta individuato il docente è semplice utilizzare le risorse web per acquisire informazioni sul professionista che abbiamo davanti. La valutazione preventiva dovrebbe prendere in considerazione alcuni aspetti fondamentali che possono in un certo qual modo prescindere dal “Nome” o dalla “Nomea” (non sempre i grandi nomi sono poi grandi docenti) ma dovrebbero piuttosto orientarsi su cosa fa davvero il docente nella vita: ovvero se il corso deve dare informazioni in maniera pratica su metodiche di lavoro è molto più qualificante che il docente svolga quotidianamente quella attività nella vita, sicuramente questo offrirà alla didattica un valore aggiunto che è la pratica di tutti i giorni. In caso non si riescano a trovare informazioni sul docente poiché magari è un professionista che si affaccia per le prime volte al mondo delle docenze in corsi di formazione allora l’attenzione dovrà cadere nuovamente sulla programmazione del corso, che come ampiamente specificato deve essere uno dei principali aspetti da prendere in considerazione. Gli stili di docenza possono essere vari e tutti più o meno validi: dipendono strettamente dalla platea che si ha davanti. Riteniamo che in linea di massima siano da preferirsi quegli stili didattici che lascino alla fine del corso poche informazioni ma chiare, piuttosto che quegli stili che lì per lì durante il corso affascinano e attraggono ma poi il giorno dopo non permettono di ricordare neanche un punto saliente dei temi affrontati.

Con questo ultimo punto si chiude la nostra lista di consigli pratici per l’acquisto consapevole di un corso di formazione per le Scienze Motorie.Buona scelta e buona formazione.

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Dott. Luca Russo Ph.D.

2019-01-29T10:55:21+00:00